Quante volte durante
i comizi delle campagne elettorali avete sentito il verbo “turlupinare”? E
se tutti più o meno abbiamo chiaro il suo significato: raggirare, ingannare
beffando la buona fede o l’ingenuità altrui, non tutti ne conosciamo la curiosa
origine. I politici di ieri e di oggi, e sospetto anche quelli di domani, durante
i comizi si producono in sperticati appelli agli elettori a “non lasciarsi
turlupinare” dagli avversari politici, poiché il verbo sul palco della nostra politica va particolarmente di moda, alla fine non si riesce a distinguere i
turlupinati dai turlupinanti.
L’origine della
parola è particolarmente affascinante e complessa. Pare che a Parigi, nel 1300, esistesse una setta detta
dei Turlupini che si vantava di avere raggiunto la perfezione cristiana, questo permetteva ai suoi adepti di poter commettere qualsiasi atto senza correre il rischio di
peccare, secondo il detto di San Paolo: Tutto è puro per i puri (Lettera
a Tito 1,15).
Dal
momento che i preti non sopportano che si faccia all'aperto ciò che loro praticano
di nascosto, (mi riferisco alla povertà! Che avete capito maliziosi?), il 4
luglio 1372 la setta fu condannata e i suoi seguaci scomunicati da Papa
Gregorio XI: la Dabenton, con altri suoi seguaci, fu bruciata nello stesso 1372
in Place de Grève. Non è difficile immaginare come le idee dei Turlupini
potessero facilmente essere additate come false e i Turlupini come
turlupinatori, ma in realtà non è così.
La
vera origine del termine si deve a Turlupin. Ovvero Henri Le Grand, un
attore teatrale francese, considerato uno dei maggiori comédien della sua
epoca.
Turlupin
era molto apprezzato dal pubblico plebeo che si riconosceva nella crudeltà
della sua satira e restava affascinato dalla complicata costruzione delle
turlupinades.
Dal suo pseudonimo derivarono numerosi vocaboli: turlupin prese a indicare il pagliaccio che assieme a
Brighella è l'emblema della commedia dell'arte, mentre turlupinades erano detti
gli scherzi e le freddure (ma anche i giochi di parole e gli equivoci che ne
derivavano), così come turlupiner voleva dire beffare. Con il passare del tempo,
dall'innocente canzonatura, il termine ha assunto il più pesante significato di
imbrogliare o raggirare.
Anche in italiano, col medesimo significato, è entrato
nell'uso comune il termine turlupinare.
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