Cominciamo col chiarire un po’ di cose: Halloween non sostituirà mai la nostra “Festa dei morti”, sotto il profilo temporale le due feste sono vicine ma non si sovrappongono. Veniamo ad un’altra mistificazione: contrariamente a quanto molti affermano, la festa di Halloween non ha le sue radici in America, ma nella cattolicissima Irlanda ed è quindi pienamente europea. La terza cosa ci sono tante similitudini sconfessate tra Halloween e la nostra “Festa dei morti” che andrebbero vagliate: bambini, dolcetti, morti che ritornano, preghiere per le anime del purgatorio… troppe analogie, non credete?
La parola Halloween trae origine dalla contrazione della frase All Hallows Eve, letteralmente “la notte di Ogni Santi“, ricorrenza cristiana che viene festeggiata la notte del 31 ottobre. Quindi si festeggia ben due giorni prima del 2 Novembre, la vigilia di Ogni Santi, quando pericolose orde di bambini girano le case chiedendo: “Dolcetto o scherzetto”, è questo l’arcano motto di una pericolosa setta di occultisti, i cui componenti raramente superano il metro di altezza e i 10 anni d’età? Pericolosi lo sono davvero, se non lo fossero la Chiesa non prenderebbe posizione con tanta autorità e sparando tante panzane.
Ma qual è la vera origine di Halloween? In pochi se lo sono chiesti, ancor meno i sostenitori dell’origine “americana”, e allora la veglia di tutti i santi diventa addirittura il “compleanno di Satana”. Quest’ultimo, Satana, non esisteva nella cultura celtica, diciamo che è “un’invenzione” mutuata dalla cultura ebraica prima e diffusa da quella cristiana dopo, i Celti di Satana neanche sapevano! Insomma Halloween è davvero una cosa per incalliti satanisti? proviamo a fare un po’ di chiarezza…
La tradizione del “trick
or threat“, cioé “dolcetto o scherzetto“, che vede i bambini mascherarsi e bussare alle porte dei vicini chiedendo un
dolce, ha avuto origine nell’Europa del IX secolo d.C. in epoca normanna, dagli
inglesi veniva chiamata “souling“, cioè “elemosina
di anime“. A quell’epoca i Cristiani vagavano di villaggio in
villaggio chiedendo in elemosina del “pane d’anima“, un dolce di
forma quadrata guarnito con uva passa, in cambio della promessa di pregare per
le anime dei defunti. Dolcetti in cambio di preghiere per le anime del
Purgatorio… non siamo così lontani dalla tradizione cattolica.
Tanto per rimanere in casa cito un pregevole articolo da Carmela De Marco
“[…]
la chiesa cattolica, anticamente (e tuttora, anche se con minore enfasi)
considerava come uno dei doveri dei fedeli pregare per le anime del Purgatorio
per raccomandarle a Dio.
Nella
teologia cattolica, le messe celebrate “in suffragio” dei morti si configurano
come celebrazioni eucaristiche in cui le preghiere rivolte alle anime del
Purgatorio si propongono di ottenere “la remissione” delle pene loro
inflitte per scontare i peccati commessi durante la vita terrena”.
Se la Chiesa, nel tempo, si fosse scagliata con la stessa virulenza con la
quale attacca la “pericolosissima” zucca contro la pedofilia, gli affari
loschi, e l’ignoranza che serpeggiavano nel suo ventre, forse oggi sarebbe più
credibile. La Chiesa di oggi purtroppo ha poco da dire e tanto di cui tacere.
Torniamo ad Haolloween che è
meglio… altra usanza è quella di rendere omaggio ai defunti
apparecchiando la tavola per la cena di Halloween aggiungendo un posto in più.
Mi
sembra di leggere qualcosa che già ho sentito dire… La “Festa dei Morti” in
Sicilia è una ricorrenza molto sentita, risalente al X/XI secolo, più probabile
l’Undicesimo secolo, epoca Normanna quindi, visto che appare difficile che in
epoca araba si potesse sviluppare un simile culto dei morti, viene celebrata il
2 novembre per commemorare i defunti. Si narra che anticamente nella notte tra
l’1 ed
il 2
novembre i defunti visitassero i cari ancora in vita
portando ai bambini doni e dolcetti.
Morti, dolcetti e bambini vi
ricorda qualcosa?
In
Sicilia i “morti” sono soliti uscire durante la loro festa e compiendo dei
percorsi antichi donare regali ai bambini, in Sicilia come in Irlanda! Ad Erice, i defunti
escono dalla Chiesa dei Cappuccini, a Cianciana in provincia di Agrigento,
escono dal Convento di S. Antonino dei Riformati; a Partinico, presso
Palermo, indossano un lenzuolo e, a piedi scalzi recando una torcia accesa e
recitando litanie, percorrono alcune strade cittadine. Anche nel catanese, e
per la precisione ad Acireale,
durante la ricorrenza dei morti si usa che girino per la città indossando un
lenzuolo funebre, e rubando i doni ai venditori per poi darli ai bambini.
A questo punto mi viene difficile pensare che Halloween possa essere una festa satanica, in realtà è molto, troppo, simile alla nostra “Festa dei Morti”, solo un po’ più goliardica.
E poi se di satanismo si vuole parlare, con
un minimo di cognizione di causa, il fatto che il 2 novembre i morti portino
regali ai bambini configurerebbe la fattispecie dell’apporto: cioè la presunta
comparsa di oggetti inanimati, piante o animali in seguito ad un fenomeno
diabolico. Deriva dal francese apporter, portare.
Fenomeni di apporto o di asporti (ossia il fenomeno contrario) si
verificherebbero anche in presenza di poltergeist, almeno secondo coloro che
sostengono la possibilità di tali fenomeni…
Credetemi questa spiegazione dà un po’ più
da pensare rispetto alla presenza di piccoli mostriciattoli a caccia di un
dolcetto. Qualcuno potrebbe obiettare: ma non si tratta di “apporto” sono i
genitori che comprano i regali… esatto! E sono i bambini che si truccano da
fantasmi!
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