Nonostante la sua aura di superiorità, che lo pone, come
organo principe, a capo di tutto ciò che facciamo, seppure guarda tutti gli
altri organi dall'alto in basso... il cervello va allenato come se fosse un
muscolo: più lo usiamo e più si tonifica. Allo stesso modo si comporta la
memoria, va allenata. È banale dire che una volta ricordavamo una gran mole di
numeri telefonici a memoria, poi abbiamo affidato questa e altre memorie ad
ausili elettronici, che poco a poco hanno sostituito completamente la memoria
cerebrale. La stessa cosa è accaduta ad altre memorie, che si sono impoverite,
infiacchite, come muscoli non allenati hanno perso tono, per poi svanire.
I miei figli, e anche un po’ mia moglie, mi prendono in giro
quando dico che è in corso una perdita di memoria di massa. Eppure ci sono
politici che ci possono dire tutto e, dopo pochi i giorni, il contrario di
tutto e molti, non ricordando, non si accorgono. Politici che vantano carriere
trentennale, ma che si continuano a proporre come il “nuovo” e molti li
percepiscono come tali, dimenticando in fretta 30 anni di insulti. “Credo che
un uso più massiccio di Internet e delle tecnologie informatiche - è la tesi di
Pam Briggs, docente alla Northumbria University - stia iniziando a produrre
effetti. La capacità di ricordare le cose quotidiane potrebbe essere minacciata
se si usano i computer come delle specie di memorie esterne”.
Siamo di fronte ad una ipertrofia di informazioni e a una
ipotrofia della memoria, mette in guardia contro l'eccesso di dati che ci
bombardano David Cantor, direttore del Psychological Services Institute di
Atlanta, Georgia: “La saturazione di informazioni rende difficile per molti
assorbire nuove cose da ricordare perché costoro sembrano aver raggiunto una
sorta di limite fisico di ciò che la loro testa può contenere. E se i dati non
vengono assorbiti non potranno poi essere ricordati”. Come insegnano i pc
quando hanno esaurito gli spazi sul disco fisso: prima bisogna cancellare i
documenti che interessano meno, poi se ne possono inserire di nuovi
Non stupisce che una malattia molto diffusa negli ultimi anni sia l’Alzheimer. Malattia che fa parte dei processi di decadimento irreversibile dell'attività psichica. È una delle più serie malattie del cervello: la persona colpita perde gradualmente la memoria e spesso anche le capacità riguardanti il linguaggio e l'orientamento nel tempo e nello spazio.
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