mercoledì 3 marzo 2021

Amistanza... una parola "conviviale"

 


Ha ancora senso leggere i classici? Al giorno d'oggi chi legge parla o scrive di classici sembra farlo solo per ostentazione, ostentazione del "poco" chiaramente, perché dei e sui classici è stato detto tanto, forse tutto, sicuramente sono state dette cose molto più interessanti di quelle che leggerete in questo piccolo contributo. Ma rondellisono è il mio (Leopardi mi perdoni) "quaderno di appunti e abbozzi annotati senza nessun ordine"; i miei pensieri li condivido con uno sparuto gruppo di amici accomodanti. Per questo posso confessare senza vergogna che in un pomeriggio di attesa, mentre ero in macchina, mia moglie alla guida, ad aspettare che una gentile infermiera mi frugasse le cavità nasali alla ricerca del terribile virus, ricerca fortunatamente vana, ho portato con me il Convivio. Ho voluto così approfittare, nel silenzio e nell'attesa, della profondità dei contenuti, espressa con austera freschezza, di un classico. Forse per esorcizzare la paura. E' stato in questa occasione che mi sono imbattuto nella parola "amistanza". Vi condivido il brano in questione:

Da questo nasce lo vocabulo del suo proprio atto, Filosofia, sì come de lo amico nasce lo vocabulo del suo proprio atto, cioè Amicizia. Onde si può vedere, considerando la significanza del primo e del secondo vocabulo, che Filosofia non è altro che amistanza a sapienza, o vero a sapere; onde in alcuno modo si può dicere catuno filosofo secondo lo naturale amore che in ciascuno genera lo desiderio di sapere. (Dante Alighieri, Convivio, III, XI, 6)

 Anche se il senso è facile da dedurre e porta alla parola gemella citata "amicizia", ne approfitto per svelare, a quei pochi che ancora non la conoscono, l'esistenza di una meraviglia che risponde al nome di Treccani Enciclopedia Dantesca, utile in ogni occorrenza collegata al Sommo Poeta.

Riguardo al termine questo è quello che leggiamo nella già citata Treccani Enciclopedia Dantesca:

amistanza. - Provenzalismo (amistansa, da amistat, per scambio di suffisso), sinonimo di ‛ amistà ' e ‛ amicizia ' (v.), il secondo di uso ancor più sporadico, più esteso invece il primo, è legato sia alla forma di mediazione francese sia (e ancor meglio) a quella latineggiante dall'accezione monocorde, a scopi quasi puramente funzionali o etimologici; ed è quindi privo non solo di rilevanza ideologica ma anche dei valori medievali-cavallereschi annessi ai paralleli franco-provenzali (cioè " familiarità ", " dimestichezza ", oppure " lega ", " alleanza "), pervenuti ai siciliani dalla lirica trobadorica.

Ricorre un'unica volta in D., in Cv III XI 6, che è luogo esclusivo anche per ‛ amicizia ': ulteriore riprova della vicinanza, anzi dell'interscambiabilità dei due termini in D., considerati poi strettamente prosastici come il più frequente e complesso ‛ amistà '. E singolare inoltre che il termine ‛ amicizia ' (nelle sue tre varianti lessicali, di cui a. sembrerebbe la più duttile in senso ritmico-prosodico) manchi nella poesia di D. e in particolare nella Commedia, che pure è tanto folta di ‛ amici '; e che D. si serva di una variopinta fraseologia e di locuzioni diverse (con ‛ amore ', amare ', ‛ affetto ', ecc.) per esprimere tale concetto, rinunciando al sostantivo astratto e annettendo ogni carica semantica o allusiva non tanto al concreto quanto piuttosto a situazioni, toni, atmosfere, sottintesi sentimentali o ideologici: non molti ‛ amici ' dunque (almeno lessicalmente dichiarati) e punta ‛ amicizia ', in verbis; o meglio ‛ amicizia ' sì, ma lumeggiata per silenzi in concreti rapporti o in colloqui ideali con ‛ amici ' tanto presenti al suo spirito da poter essere sottaciuti.

Nel luogo in questione, poi, a. assume senso figurato in quanto risulta riferito a ente o nozione ideale, come corollario di un'equazione ideologica istituita in una sorta di ferrea proporzione (filosofo sta a Filosofia come amico ad amicizia): Onde si può vedere, considerando la significanza del primo e del secondo vocabulo, che Filosofia non è altro che amistanza a sapienza, o vero a sapere.

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